Questo robot sottomarino potrebbe presto sostituire i subacquei in operazioni pericolose
ETH Zurigo/YouTube
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Gli scienziati della società spin-off dell'ETH di Zurigo Tethys Robotics hanno sviluppato un robot sottomarino che può essere utilizzato in situazioni troppo pericolose per i subacquei umani.
Questo è secondo un rapporto di InceptiveMind pubblicato sabato.
La nuova macchina è un veicolo subacqueo autonomo che è stato specificamente progettato per l’uso in ambienti difficili e pericolosi come canali e fiumi torbidi. Quando le tecniche convenzionali di ricerca e salvataggio falliscono, il robot Tethys è lì per subentrare.
Il robot Tethys vanta una batteria al litio sostituibile che gli consente di funzionare con una singola carica per quattro ore, pesa 30 kg quando è in acqua, ha una velocità massima di 2 metri al secondo e ha una portata del cavo in fibra ottica fino a 10 km.
Inoltre è dotato di sensori acustici, telecamere e algoritmi basati sull’intelligenza artificiale che gli consentono di cercare autonomamente vaste aree sott’acqua e di individuare oggetti o persone in modo rapido ed efficiente. Ciò significa che può svolgere il lavoro dei subacquei e delle squadre di soccorso nelle situazioni più pericolose.
Cosa fa con ciò che individua? Beh, può portarlo in superficie poiché può afferrare e sostenere fino a 40 kg di peso. Una volta individuato un bersaglio, un operatore umano può assumere il controllo della navigazione eliminando qualsiasi pericolo o errore che possa verificarsi dal robot che opera in modo autonomo.
Tethys afferma che il suo nuovo dispositivo è già stato utilizzato da diverse autorità locali per operazioni di ricerca e salvataggio subacquee, secondo InceptiveMind. Sebbene il robot sia molto utile, non è di gran lunga il primo del suo genere.
Nel febbraio del 2023 sono state svelate unità robotiche chiamate RoboSalps che sono state modellate sul design e sulla vita dello zooplancton. Sono stati progettati per operare sott'acqua in ambienti sconosciuti ed estremi, come gli oceani extraterrestri.
"RoboSalp è il primo robot modulare ispirato alla salp. Ogni modulo è costituito da una struttura tubolare morbida molto leggera e da un'elica di drone che consente loro di nuotare. Questi semplici moduli possono essere combinati in "colonie" molto più robuste e dotate delle potenziale per svolgere compiti complessi", ha detto in una nota la ricercatrice Valentina Lo Gatto del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale di Bristol, che sta guidando lo studio.